Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


giovedì 22 dicembre 2011

Agli amici del Giardino Filosofico


Agli amici che partecipano
pazienti a incontri in cui
non si porta a casa niente
di concreto o materiale,
non dicono cosa fare,
non producono alternate
bugie su cosa è meglio
del peggio che ci accade.
Pazienti ascoltano ciò che 
hanno detto altri così altri
che a volte non sono più.
Eppure ancora vive
rimangono le parole
di Platone, Girard, Hegel,
Adorno, Arendt e Foucault,
Marx, Kant, Deleuze,
Nietszche, autori il cui
nome ricorda le questioni
poste a chi verrà dopo.
Cioè a noi, testimoni
che non prescrive
un pensiero se può liberare.


Con i migliori Auguri di Buone Feste!

Franco Insalaco

martedì 20 dicembre 2011

A Gennaio 2012 due Seminari sulla Terminologia Filosofica



Casalecchio di Reno. a partire da Martedì 17 Gennaio 2012 per 4 incontri.
Lo stesso percorso inizierà all'Infoshop di Reggio Emilia a partire da Mercoledì 11 Gennaio 2012. Per le date e i costi vedi di lato a destra nelle News.


martedì 6 dicembre 2011

XXIX incontro Giardino Filosofico

Negli incontri precedenti abbiamo seguito Foucault delineare gli strumenti teorici tramite i quali avanza una sorta di coscienza del governare. La governametalità è il modo in cui la ragione teorizza sui modi di governare, è la ratio del governo. Non si tratta di studiare i modi effettivi con cui si è governato, ma di vedere come si è formata una sorta di coscienza del governare. Cioè di cogliere l'istanza di riflessione intorno e nella pratica di governo. L'oggetto dello studio è la riflessione e la razionalizzazione di questa pratica. Proprio per questo motivo Foucault propone di considerare gli universali una finzione, per non dare per scontate nozioni come sovrano, popolo, suddito. Fare, dunque, l'inverso dell'idealismo significa cercare come la pratica governamentale riflette su di sé, quale razionalità cerca di darsi, vedere in che modo si costituisce il suo senso.

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