Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


domenica 22 gennaio 2012

XXXI Incontro, Foucault e il neoliberismo


Foucault, lo abbiamo visto, pone al centro della sua analisi una serie di strumenti che operano in modo anti dialettico, mutuando spesso da Nietzsche il metodo. Ad esempio, l'archeologia del sapere non è forse in linea con la genealogia che abbiamo visto in atto nel pensiero nicciano? Cosa è l'archeologia se non l'origine che fa emergere ogni discorso e contemporaneamente archiviandoli  conserva proprio traccia dei micropoteri? Ricerca dell'origine dei discorsi e della loro archiviazione, cioè dei testi, delle opere, degli studi, al di fuori della soggettività degli autori per vedere come intersecandosi formano micropoteri, dispositivi, tecnologie che danno luogo alla governamentalità. Non spiegare tramite concetti universali cosa significano, che senso hanno, ma mostrare come funzionano. Ogni governamentalità non ha all'esterno l'origine che

lunedì 9 gennaio 2012


PERCHÉ SI SCRIVE

di

Lorenzo Barani

1.
Si scrive perché la scrittura ci precede e noi siamo in quanto scrittura.

Lacan afferma che il soggetto inconscio è nel sembiante scritturale che plasma il suo significante. Derrida della scrittura ne fa l’orizzonte stesso della pensabilità filosofica, e non solo in termini ebraici o cristiani. Si scrive, dunque, in quanto si è scritti e perché scrivendo si sogna di leggersi, almeno un poco.


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