Agli amici che partecipano
pazienti a incontri in cui
non si porta a casa niente
di concreto o materiale,
non dicono cosa fare,
non producono alternate
bugie su cosa è meglio
del peggio che ci accade.
Pazienti ascoltano ciò che
hanno detto altri così altri
che a volte non sono più.
Eppure ancora vive
rimangono le parole
di Platone, Girard, Hegel,
Adorno, Arendt e Foucault,
Marx, Kant, Deleuze,
Nietszche, autori il cui
nome ricorda le questioni
poste a chi verrà dopo.
Cioè a noi, testimoni
che non prescrive
un pensiero se può liberare.
Con i migliori Auguri di Buone Feste!
Franco Insalaco
Grazie degli auguri.
RispondiEliminaRicambio in prosa, ma spero che valgano ugualmente...
Un abbraccio anche a Sabina.
Giorgio