1. La natura fenomenica del mondo
Il mondo in cui gli uomini nascono contiene molte cose, naturali e artificiali, vive e morte, caduche ed eterne, che hanno tutte in comune il fatto di apparire, e sono quindi destinate a essere viste, udite, toccate, gustate e odorate, ad essere percepite da creature senzienti munite degli appropriati organi di senso. Nulla potrebbe apparire, la parola «apparenza» non avrebbe alcun senso, se non esistessero esseri ricettivi — creature viventi capaci di conoscere, riconoscere e reagire — con la fuga o il desiderio, l'approvazione o la disapprovazione, il biasimo o la lode — a ciò che non semplicemente c'è, ma appare loro ed è destinato alla loro percezione. In questo mondo, in cui facciamo ingresso apparendo da nessun luogo e dal quale scompariamo verso nessun luogo, Essere e Apparire coincidono.
Hannah Arendt, La vita della mente, il Mulino
Seminario online su ZOOM
Primo incontro: inimicizia tra pensiero e azione; impoliticità della filosofia occidentale; la banalità del male; cliché e frasi fatte; il problema della morale; cosa significa pensare; la contemplazione; motivi di discredito della filosofia e della metafisica; distinzione tra sensibile e soprasensibile; l’intuizione di Nietzsche e Democrito; guardare al passato con occhi nuovi; ragione e intelletto, pensare e conoscere; la ragion va oltre i limiti del mondo dato dai sensi; verità e significato; la natura fenomenica del mondo; essere e apparire; la mondità delle cose viventi; ogni specie animale vive un proprio mondo particolare; l’essere vivente e l’autoesibizione; la teoria dei due mondi; aletheia come verità; la mente aspetta qualcosa che appaia; scienza e apparenza;
Secondo incontro: l’apparenza deve avere fondamenti che non sono apparenza; che una causa è superiore all’effetto è un credo metafisico; il valore della superficie; ogni apparenza è in funzione del processo vitale, il funzionalismo; ogni processo vitale è in funzione dell’apparire; il biologo Adolf Portmann; forma e vista sono in rapporto; corpo e anima, anima e mente; meta-pherein come trans-portare cose; la mente fa capolino esternamente meta-pherein; psicologia e sentimenti; simulazione, inganno, illusione e autopresentazione; giudizio trascendente ed errore della ragione; l’ego che pensa e l’io; l’in se e il per se; l’ego che pensa non è l’io; dubbio cartesiano e senso comune; per Tommaso il sesto senso è la facoltà che che si estende agli oggetti dei cinque sensi; l’intenzionalità degli atti della coscienza; solipsismo e l’uomo che pensa; cogito ergo sum o cogito ergo cum?
Terzo incontro: Kant oppone a Cartesio che il pensiero io non sono, non può esistere; Tommaso, il sensus communis e la sensazione della realtà; Intelletto e ragione, verità e significato; il pensiero scientifico è un mezzo per un fine; il metodo scientifico; l’infinito o l’assenza di limite; verità di ragione e verità di fatto; necessità e contingenza Duns Scoto ne fa questione; il pensiero per un fine e il pensiero in sé; pensare, volere e giudicare; la pretesa che dietro ogni cosa ci sia l’Uno; desensibilizzare il mondo per ricordarlo; l’immaginazione supera i limiti dell’esperienza; ogni pensare è un ri-pensare; guerra tra pensiero e senso comune; Orfeo, Euridice e desensibilizzare; vedere e sapere; pensare è fare da spettatore non agire; pensare linguisticamente o per immagini; analogie, metafore, emblemi; metapherein, portare oltre, dal pensiero alle nostre esperienze sensibili;
Quarto incontro: vista e udito, intuizione, contemplazione e ascolto; il giudizio e il senso del gusto per Kant; vista ed eternità, udito e illibertà; il pensiero greco e l’immortalità; theorein, theatron, theos; il poeta è uno spettatore; l’uomo va verso la divinità; gli dei sono immortali ma non eterni; l’essere è invece eterno; dagli dei all’uno dell’ontologia; divina è l’immortalità attraverso il nous; il nous e il logos; cristianesimo e risurrezione; la necessità sostituisce l’immortalità sopprimendo l’accidentale; dal teatro greco al mondo romano e la perdita del giudizio; l’essere come totalità dietro le apparenze; perché c’è qualcosa e non niente? L’essere, il nulla, la Nausea di Sartre e la fine della filosofia; la filosofia romana come utilità pratica; la volontà; lo stoicismo, volontà e immagine del mondo; volontà e non essere; volontà e libertà; Duns Scoto, necessità e contingenza; la causa incausata di Aristotele, il motore immobile; la volontà muove se stessa; libertà e necessità; la concomitanza di cause; il governo della Contingenza o ciò che è causato in modo contingente; il contingente avviene e diventa necessità, non può più essere o non essere; il passato è necessario il futuro contingente; Il giudizio;
Quinto incontro: cosa sono le neuroscienze; come si distinguono i neuroni; cellule gliali, dendriti e assoni; i potenziali di azione; segnali elettrici e chimici; non la morfologia ma il bersaglio trasformano il segnale in una sensazione; mielina, assoni e sinapsi; gli interneuroni, motoneuroni e neuroni sensitivi; attività eccitatorie e inibitorie; le tecniche di imaging; la neuroestetica di Semir Zeki; Vilayanur Ramachandran e le relazioni sinestetiche tra aree sensoriali e motorie; l'omuncolo corticale di Penfield e Rasmussen; i neuroni canonici, i neuroni specchio e i neuroni motori; Vittorio Gallese e René Girard; l'empatia; la lateralizzazione del cervello; lobo sinistro progettuale e destro creativo; la funzione fondamentale delle aree cerebrali è di astrarre; alcuni esperimenti con la risonanza magnetica; astrazione costanza percettiva; concetti ereditati e acquisiti; colore, amore e bellezza sono innati; doppio vincolo genetico e sociale; un quarto delle aree cerebrali sono impegnate dalla vista, siamo creature visive;
Sesto incontro: come ricostruisce i cervello la visione unitaria del mondo? Erich Kandel e il funzionamento bottom up e top down; concetti immanenti e acquisiti; il concetto ereditario e l'ideale platonico; la perfezione è il problema del cervello; alcuni esperimenti di Vilayanur Ramachandran; la prosopagnosia o cecità per i volti; l'arto fantasma; come riprogrammare i neuroni? Alcune sinestesie; le 10 regole a cui per Ramachandran soggiacciono gli artisti; riconoscimento dei volti e le face patch; immagini dei corpi e il riconoscimento dei movimenti biologici; l'individuazione della figura sfondo; attività di riconoscimento tra memoria e aree linguistiche; i neuroni e il rinforzo; l'ippocampo; vedere e ricordare ingaggiano per lo più gli stessi circuiti; l'ipotalamo, le emozioni, l'approccio e l'evitamento; la teoria della mente; i mediatori chimici; inconscio e creatività; i due emisferi si controllano l'un l'altro;
Costo: € 50 + tessera Arci valida fino a settembre 2022 € 7
ISCRIZIONI ENTRO 21/05/2022
Il seminario comincia da Domenica 22/05/2022 dalle 10,30 alle 12 e prosegue con cadenza settimanale fino ad esaurimento dei sei incontri
Gli incontri sono registrati e disponibili per chi li richiede
Min 8 partecipanti. Nel caso non si raggiungesse il numero minimo, le quote versate saranno interamente rimborsate
Per informazioni e iscrizioni: giardinofilosofico@gmail.com; tel. 059985157 – 3664324904.
Per iscriversi inviare copia del versamento con il nome del corso e del partecipante a giardinofilosofico@gmail.com
Versamento su cc intestato a Giardino filosofico, BANCO BPM S.P.A., IBAN: IT75R0503467080000000210655
Chi tiene il corso?
RispondiEliminaBuongiorno è ancora possibile iscriversi?ho visto solo ora la scadenza.Grazie buonagiornata
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