I filosofi di cui ci occuperemo sono: Theodor W. Adorno, Walter Benjamin, Ludwig Wittgenstein. Affronteremo il loro pensiero in relazione all’arte. Sei gli incontri. L’inizio è previsto Domenica 16 Luglio dalle 10,30, alle 12,00 con ‘Teoria Estetica’ di Theodor W. Adorno.
Riprendono gli incontri di filosofia di domenica, due domeniche no e la terza sì, secondo il seguente calendario:
16/07 - 06/08 - 27/08 - 17/09 - 08/10 - 29/10 dalle 10:30 alle 12:00
Si potrà partecipare sia di persona che online su ZOOM.
Ogni incontro ha il costo di 10 euro.
Sconto per chi paga in anticipo per tutti gli incontri: 50 euro
Chi vuole partecipare deve inviare una mail a giardinofilosofico@gmail.comper ricevere l'invito domenicale.
Il pagamento può essere effettuato direttamente, se venite di persona, oppure, se partecipate tramite ZOOM, sul cc intestato a Giardino filosofico, BANCO BPM S.P.A., IBAN: IT75R0503467080000000210655inviando copia del versamento a giardinofilosofico@gmail.com Per chi vuole pagare tutti e sei gli incontri anticipatamente il costo si riduce a 50 euro.
E' possibile, su richiesta, ricevere la registrazione di ogni incontro.
Il dipinto è di Malevic: Quadrato Nero
Di seguito i dettagli degli incontri via via che si avvicina l'appuntamento...
Primo incontro Domenica 16 Luglio dalle 10,30 alle 12
Teoria Estetica e l'incompiutezza; mimesi e ragione dominante; il rapporto ancipite dell'arte con il mondo; il pensiero e la sofferenza; il razionale e la teoria di incompletezza di Godel; Adorno e la dialettica negativa; mimesi e rapporto tra soggetto e oggetto; identità in divenire; verità e divenuto; l'arte e incanto; arte e barbarie; Madame Bovary, non è più possibile superata la morale vittoriana; Schonberg e l'immagine; coercizione identitaria e il non-identico; l'arte come essere alla seconda potenza; il contenuto sedimentato; la riproduttività tecnica;
Secondo incontro Domenica 6 Agosto dalle 10,30 alle 12
limite dell'indagine psicoanalitica sull'arte; contenuto sedimentato e Warburg; perdita dell'aura secondo Benjamin; arte e utopia; l'arte tra Freud e Kant; l'opera prende posizione sulla negatività della realtà; l'arte non è un parco giochi; passaggio da George o Wilde a Becket; l'industria culturale; l'incanto consola del disincanto; mimesi e linguaggio; Baudelaire e la reificazione; Benjamin e l'immagine dialettica; il costruttivismo; dispositivi e desoggettivazione; l'astrattezza della nuova arte; simbolismo e realismo sono fuori corso? la vita amministrata e l'arte; perdita del realismo e appiattimento delle figure; estetismo Kafka, Becket e Jugendstil; l'industria culturale e la società falsa; Malevic riferimento pittorico di Adorno; Baudelaire e la reificazione; originale e copia; costruttivismo; il soggetto e i suoi dispositivi; frammenti e totalità; la dissonanza; Duchamp e il ready-made; Wharol e la pop art;
Lo sguardo vede le immagini con l’imprinting culturale della sua epoca; le impressioni precedenti sono sempre mitiche; percezione e medium; il cambiamento dell’arte a partire dalla fotografia e dal cinema; lontano vicino, interno esterno; l’arte e la perdita dell’aura; lo choc costituisce la nuova condizione moderna; critica come integrazione e compimento dell’opera d’arte; l’opera d’arte e l’allegoria; Benjamin e le citazioni; cabala, neoplatonismo e comunismo; riproducibilità tecnica originale e copia; aura e guaina; progresso come tempesta; intensificazione della vita nervosa in epoca moderna; l’estetizzazione marinettiana della guerra bella fascista; le nuove regioni inesplorate del visibile; i passages di Parigi; i nuovi materiali tra ferro e vetro; il nuovo paesaggio cittadino; i dagherrotipi di Daguerre;
Quarto incontro Domenica 1 Settembre dalle 10,30 alle 12 su Walter Benjamin
L’arte eterna greca e la migliorabilità; dispute tra pittura e fotografia; l’errore della domanda se cinema e fotografia siano arte; cinema ed elemento cultuale; arte cinematografica come montaggio; Pirandello e il cinema; l’attore sostituisce l’aura e diventa una star; l’immagine si stacca dall’attore; l’attore del cinema e le masse; culto delle star e controrivoluzione fascista; immagine totale o frammentata; l’estetizzazione della politica fascista; il manifesto di Marinetti; disoccupazione, mancanza di mercati di sbocco e guerra imperialista; memoria e debole messianesimo; la storia dalla parte dei vinti; memoria volontaria e involontaria in Proust; l’uomo della folla; Baudelaire e i Fiori del male; il teatro epico di Brecht; un teatro senza empatia e catarsi;
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