Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


sabato 30 ottobre 2021

La disobbedienza civile

 


Franco Insalaco,
Sabina Macchiavelli


La disobbedienza civile.


Alla base della disobbedienza citata nel titolo si origina un processo in cui c’è la volontà di non seguire le regole prodotte dalla società sia sotto forma di costumi, cioè la morale, sia di legge. Pensate alla morale corrente sul Covid confronto ai non vaccinati. Sono individualisti, non scientifici, violenti e di destra. Tale morale, mores, costumi, cioè modi di pensare ai non vaccinati, li accomuna tutti in uno stesso mazzo, qualunque sia la loro idea, e tale giudizio si riflette sulle regole che attualmente in Italia vengono ripetutamente emesse dal governo sotto forma di decreti, giustificati in seguito allo Stato di Eccezione dichiarato a inizio pandemia. Non che lo Stato di Eccezione sia una novità, le leggi sul terrorismo ne sono un esempio, ma diciamo tali decreti sono giustificati perché costituiscono un modo rapido per affrontare, così pensano i più, in modo efficace le situazioni di emergenza. In questo modo il governo legifera al di sopra del parlamento e decide di dare risposta agli eventi in corso nella maniera più veloce. Il Green Pass ne è un esempio lampante. I cittadini sono così da Marzo del 2020, cioè quasi due anni, informati via via sempre più rapidamente di cambiamenti radicali della propria sfera sociale, civile, lavorativa e della propria libertà. Dicevamo costumi e legge vanno di pari passo. Hannah Arendt ricorda come la morale sia radicalmente cambiata con l’avvento del nazismo. I suoi più cari amici ad un certo punto le volgono le spalle. Cosa era accaduto? Che il nazismo andava affermando la nuova morale contro gli ebrei. Ne sarebbero seguite via via leggi razziali sempre più radicali. Oggi non ci troviamo di fronte a tale disastro del giudizio, ma alcune linee di tendenza sono evidenti.


Il capro espiatorio

Alcuni giudizi prima anticipati, quelli che li mettono nello stesso mazzo, fanno dei non vaccinati un aspirante capro espiatorio pronto all’uso. Il capro espiatorio serve quando il disastro si avvicina e non si sanno che pesci prendere. In una situazione del genere cosa possiamo dire della volontà di disobbedire alle leggi? Disobbedire è l’atto che invitava a fare Étienne de La Boétie qualche secolo fa nel suo ‘Discorso sulla servitù volontaria’. Cosa affermava alla metà del ‘500 il giovane scrittore, poi giovane magistrato? Il suo saggio inizia così:

«No, non è un bene il comando di molti; uno sia il capo, uno il re» così Ulisse, secondo il racconto di Omero, si rivolse all'assemblea dei Greci. Se si fosse fermato alla frase «non è un bene il comando di molti» non avrebbe potuto dire cosa migliore. Ma mentre, a voler essere ancora più ragionevoli, bisognava aggiungere che il dominio di molti non può essere conveniente dato che il potere di uno solo, appena questi assuma il titolo di signore, è terribile e contro ragione, al contrario il nostro eroe conclude dicendo: «uno sia il capo, uno il re».

Già il comando di molti per il giovane scrittore era problematico, figuriamoci il comando di uno solo. Insomma, Étienne si meraviglia del fatto che c’è un luogo assolutamente privato, la volontà, che si piega a quella di altri. Infatti poi prosegue:

Per ora vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data, non ha potere di nuocere se non in quanto viene tollerato e non potrebbe far male ad alcuno, se non nel caso che si preferisca sopportarlo anziché contraddirlo. È un fatto davvero sorprendente e nello stesso tempo comune, tanto che c'è più da dolersene che da meravigliarsene, vedere milioni e milioni di uomini asserviti come miserabili, messi a testa bassa sotto ad un giogo vergognoso non per costrizione di forza maggiore ma perché sembra siano affascinati e quasi stregati dal solo nome di uno di fronte al quale non dovrebbero né temerne la forza, dato che si tratta appunto di una persona sola, né amarne le qualità poiché si comporta verso di loro in modo del tutto inumano e selvaggio.


La forza della legge

Insomma, il giovanotto ci sta dicendo che se tutti obbediamo è perché abbiamo la volontà di servire. Se noi ignorassimo le richieste che vengono fatte dal potere astenendoci dall’ubbidire inizieremmo a praticare proprio la disobbedienza civile. Certo le cose sono complicate dal fatto che tale servitù volontaria è causata dal particolare che la legge ha la forza dalla sua. Se però anche chi ha la forza non si asservisse volontariamente, vedi i soldati e le forze di sicurezza, le cose non sarebbero gerarchicamente strutturate così come le conosciamo. Certo avrà anche ragione Hobbes quando pensa che ci asserviamo perché temiamo di subire delle vessazioni dagli altri. Deleghiamo allora qualcuno a difenderci. A tale atto di sottomissione segue la gerarchia di cui sopra. Se però non ci fosse da temere per le proprie vite e proprietà tale sottomissione allora sarebbe solo un inutile impedimento alla nostra libertà. Tuttavia è chiaro che la vessazione peggiore avviene quando le cose si fanno difficoltose. Cioè nel momento in cui l’indifferenziato si presenta. Oggi con la pandemia ci troviamo ad un passo da tale condizione. Difatti è con un certo sgomento che ascoltiamo le voci degli esperti che si contraddicono continuamente e i cambiamenti di rotta a cui siamo costretti da governi che sono a dir poco incapaci. Una su tutte quelle che ci vedono cercare ristabilire la normalità quando la crisi economica, ambientale e sanitaria non è che la sua conseguenza.


La falsificazione

Dunque ricapitolando, in caso di crisi c’è un movimento dell’animo umano che Étienne forse, ancora troppo giovane, non aveva valutato, cioè il terrore e il suo superamento attraverso delle spiegazioni. Nella terribile peste del 1600, eravamo all’inizio della mentalità scientifica, i colpevoli erano additati come coloro che diffondevano il morbo avvelenando i pozzi, ed erano guarda caso gli ebrei. Possiamo credere che ancora oggi a quattro secoli di distanza pensiamo ancora allo stesso modo? Non lo so, certo è che vediamo in essere un movimento che pone gli uni contro gli altri i vaccinati e quelli non. I non vaccinati sono perplessi per una serie di ragioni, non ultima delle quali il fatto che possono vivere condizioni particolari per cui preferiscono non vaccinarsi, ad esempio pensano che nella situazione in cui si trovano sia più rischioso il vaccino del Covid. Non c’è una legge che li obblighi, per cui non sono fuorilegge. Nonostante ciò il capo del PD Letta crede che il confronto tra un agire per ora legale, non fare il vaccino, e una azione illegale, non pagare le tasse, sia sussumibile all'interno di uno stesso concetto, cioè le due azioni possano essere paragonate. Dire che 'Tamponi gratuiti sono come condoni per chi non paga le tasse' confronta un atto legale, non vaccinarsi, con uno illegale, non pagare le tasse. La disinvoltura con cui Letta parla facendo politica è dettata dalla volontà di falsare le idee dell'opinione pubblica con propaganda di stampo mistificatorio, cioè che spaccia per vero il falso, tale atto non ricorda niente? Rimane l'alternativa che sia semplicemente ignorante! Il che è peggio. Meglio essere scemi o fare finta? Platone si chiedeva: meglio fingere di essere zoppi o esserlo davvero? Non puoi assumere ciò che è legale come non lo fosse, il ragionamento non funziona perché spaccia il falso per vero. Sussumi che chi fa il Green Pass con un tampone qualora lo Stato glielo paghi sia assimilabile all’evasore condonato, ma quest’ultimo si è comportato illegalmente mentre chi fa il tampone per avere il Green Pass no, ancora non sei fuorilegge se non ti vaccini. Questa differenza tra legale e illegale viene ignorata, i comportamenti sono sussunti e resi uguali. Chi non è vaccinato passa per illegale. Pensate che pensiero raffinato esprimono i nostri politici. Il rappresentante della sinistra che scivola dicendo tale sciocchezze è da seguire o disubbidire? Anche il capo del governo provoca una deriva antidemocratica e falsifica la verità quando rispondendo a Salvini dice: ‘L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore’.


Il terzo escluso

La tecnica è quella dei venditori, cioè del terzo escluso. Io conosco moltissime persone che non sono vaccinate e non hanno preso il Covid, non lo hanno quindi trasmesso. Anche pochissime persone che lo hanno preso, lo hanno trasmesso e se la sono cavata. Alcune che addirittura non se ne sono neanche accorte. Certo anche, poche, che sono state male e pochissime purtroppo morte. Il terzo escluso significa che quel modo di presentare l'argomentazione esclude tutti gli altri casi che sono infinitamente più numerosi dell'alternativa presentata. Se si governa in questo modo la forma è autoritaria perché chi così ragiona decide e orienta come vuole senza fondarsi sulla realtà. Allora chi così governa è da ubbidire? La questione non è di poco conto perché l’ubbidienza porta spesso alla servitù volontaria di Étienne. Ciò significa che sono proprio io volontariamente a ubbidire seguendo argomentazioni false. Se mi rendo conto che lo sono, il che non è sicuro avvenga per la maggioranza dei cittadini, i costumi sono lì proprio per sopperire a questa mancanza: ecco non capisci niente ti dico io le regole. Ma se invece capisci che quelle regole sono false cosa fai? Se capisci che la guerra contro il Vietnam non ti riguarda ci vai? Ecco un magnifico esempio di disobbedienza civile: Cassius Clay rifiutò di combattere perché disse ‘I ain’t got no quarrel with them Vietcong’: lett. ‘Non ho niente mica contro i Vietcong, io’. Così concludo: non ho mica niente contro chi si vaccina o no, io! Il governo falsificando la situazione ci mette gli uni contro gli altri attuando il divide et impera.



Bibliografia: Étienne de La Boétie, Discorso sulla servitù volontaria, Jaka Book


Hannah Arendt, Disobbedienza civile, Chiare lettere


Henry David Thoreau, Disobbedienza Civile, Einaudi


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