Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


martedì 11 luglio 2017

CONCERTO D'AMORE (DELL'EST) IN VERSI
di Sabina Macchiavelli

Dopo “Parliamone Sabato” condotto da Paola Perego e l'intervista su Radio24, anche l'Appennino modenese parlerà d'amore con Fabio Testi. L'attore terrà un reading poetico in occasione delle manifestazioni legate al Premio Zocca Giovani del Comune in cui risiedo. Finalmente a Zocca si fa cultura. La decisione di affidare il discorso letterario a un artista di questa levatura, quanto a capacità di osservazione e analisi del reale, ad acume psicologico e a sottigliezza d'argomentazione, mi sembra quanto mai opportuna, in questi tempi di political correctness in cui abbiamo perso il coraggio di dire le cose come stanno. Finalmente uno che di amore e donne (mancano i motori?) se ne intende, è favorito da innegabili doti personali (nel Testi-pensiero la prestanza fisica è fondamentale: volete mettere lui e, a parità di immaginario mediatico, uno striminzito Galimberti?) e dal fatto che siamo tutti in vario grado forniti di un ego misogino e razzista. E quando non lo siamo – crediamo di non esserlo – ci piace fare i guardoni, e spiare la trasmissione della Perego per macerarci nel godimento delle disgrazie altrui.
Dunque speriamo che nella lettura poetica al teatro di Zocca Fabio ci (ri)parli di maschio latino, schiave russe, cosce lunghe e bordelli, e riporti il discorso su un piano assieme colto e accessibile, per spiegarci che c'è poco da fare gli scandalizzati, è una legge della natura, l'occhio vuole la sua parte, meglio soli che mal accompagnati (da una sciacquetta dell'ovest), le femministe sono tutte frigide e insomma l'omo è omo. Resta un grave problema di geopolitica da affrontare: se è vero che Anitona Ekberg era svedese (anche questo dilemma è stato sviscerato nella corso della trasmissione che ha rilanciato il carisma e l'appeal intellettuale del Fabione), la coscia lunga può davvero considerarsi prerogativa delle donne dell'est? Se così è, allora – questione ancora più spinosa – dove comincia l'Est?
Speriamo che in tanti accorrano per sentirsi finalmente dire quello da sempre pensano ma non hanno osato confessare.
Grazie, Premio Zocca Giovani, per aver organizzato il “Concerto d'amore in versi”, Fabio Testi da tanto ci mancava.
Una sola perplessità. Che ci fanno nella giuria del Premio importanti letterati e scienziati, che si suppone facciano quella cultura che per Fabio Testi dev'essere estremamente indigesta perché non semplifica il mondo rendendolo preda di fobiche stereotipizzazioni? L'unica loro (e nostra) salvezza è che abbiano almeno sollevato qualche obiezione.


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