Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


giovedì 25 febbraio 2021

6 incontri: “LA FILOSOFIA DELL’ANARCHIA NEL NOVECENTO”

Cari amici, l’attenzione per questo seminario è più alta di quanto ci aspettassimo e ci è venuta un’idea.

Facciamo un poco di economia di scala. Se una buona parte degli interessati decide di iscriversi il prezzo individuale cala radicalmente. 

Quindi ecco la nostra proposta: il costo è di 24 euro più 12 per tessera Arci.

 Le iscrizioni chiudono il 18 Marzo. 

Per perfezionare l'iscrizione inviare l'ordine di bonifico dei 36 €   per mail a giardinofilosofico@gmail.com e versare la quota sul cc postale intestato Giardino filosofico Iban: IT68 K076 0102 4000 0100 7066 259.  

calendario 18 e 25 Marzo, 1, 8, 15, 22 Aprile. Cadenza: 1 incontro a settimana il Giovedì dalle ore 19 alle 20,30 su piattaforma Zoom, a partire dal 18 Marzo. 

Gli incontri sono registrati e resi disponibili agli iscritti che li richiedono.

Per informazioni scrivere a giardinofilosofico@gmail.com o tel. al 366 432 4904. 

 Una introduzione all’origine del pensiero anarchico dell’Ottocento permetterà di comprendere l'anarchismo italiano di Errico Malatesta, Saverio Merlino, Camillo Berneri, per proseguire quindi verso gli esiti più recenti. Saranno approfondite alcune linee di pensiero: da Elisée Reclus e Pétr Kropotkin verso l’ambientalismo di Murray Bookchin, dall’economista Carl Menger a Murray Rothbard e l’anarco-sindacalismo di Noam Chomsky. Proseguiremo con Ivan Illich, il situazionismo di Guy Debord e il ‘68. Scopriremo così perché, pur avendo oggi poco rilievo politico, il pensiero anarchico è sempre più considerato dalla filosofia. Infine seguiremo le trasformazioni sull'anarchismo, tradizionalmente fondato su uno spirito etico caratterizzato dall’agire, attraverso la controcultura underground, teorizzata per la prima volta da Duchamp nell’arte, e le zone temporaneamente autonome e nomadi di Hakim Bey, pseudonimo del poeta Peter Wilson. Chiuderemo con il filosofo Francese Michel Onfray e alcune considerazioni sulle contraddizioni interne al pensiero anarchico.

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