Una piccola nota di benvenuto

Cosa è un Giardino Filosofico? L'abbiamo immaginato come un luogo di incontro tra amici, in cui la filosofia è a casa. E' un poco epicureo, non sale verso le meteore, scende in terra tra le persone, appunto, in un piccolo giardino, a fare filosofia dove normalmente viviamo. L'Inventificio Poetico è, ispirandosi a Pietro M. Toesca, lo spazio delle invenzioni, quelle che rendono sensato vivere. Per sapere che al mondo il bene supera il male basta dire che siamo ancora vivi, altrimenti non saremmo più qui. Insomma, cerchiamo di alimentare questa differenza, in ciò consiste l'utopia del Giardino Filosofico e Inventificio Poetico, il cui sottotitolo è: "Volgere liberi gli occhi altrove".


sabato 24 marzo 2012

Le stagioni del giardino filosofico. La primavera.




Eppure i fiori sono nati anche ora

Dopo la neve mezzo metro e ancora

Continuava a venir giù che non finiva

Di scendere, ma in una sola notte

Sono spuntati mio dio gli occhi

Della madonna o non ti scordar di me-

Che siamo qui soli nella disperazione.

Franco Insalaco





La sorte

Il sangue sottopelle, il frumento

sottoterra, il ronfare della gatta

e fuori la nebbia che si alterna al sole.

Poter andare ancora al portone

a vedere la luce fresca fuori, l'aria

annebbiata, lontano verso la chiesa

di Montetortore, alta sopra la strada

che sale alla provinciale verso

Castel d'Aiano. Sale tortuosa nella

nebbia luminosa, sale a salti tra

gli alberi nascosta, come una serpe,

fin sulla costa, dove sparisce alla

visuale. I fiori nel giardino colorano

l'autunno e le foglie morte. Poterle

vedere è il miracolo in questo giorno

che ancora ci tocca in sorte.

Franco Insalaco





















































Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog